martedì 1 luglio 2025
Duecentoventi giovani poeti al quinto concorso intitolato a Nicco

Il 15 giugno scorso si è chiuso il bando della quinta edizione del Concorso nazionale di poesia intitolato a Niccolò Bizzarri, un appuntamento che negli anni ha saputo intrecciare memoria, talento e bellezza. Quest'anno sono stati circa 220 i partecipanti provenienti da tutta Italia, a testimonianza di quanto la poesia, quando è autentica, continua a parlare alle nuove generazioni.

Come per le edizioni precedenti, anche questa volta l’avvio del Concorso è stato accompagnato da un verso di Niccolò, tratto dalla sua poesia Grazia: «E con lancinante chiarezza / esplode il destino». Una citazione potente, che richiama la profondità della sua scrittura e apre uno spazio di riflessione sul senso del vivere, sull’attesa, sulla fragilità e sulla luce che attraversa l’esperienza umana.

Nato con l’intento di onorare la memoria e la voce di Niccolò Bizzarri, il Concorso ha saputo nel tempo costruire una vera comunità poetica giovanile, grazie all'associazione degli “Amici di Nicco”, diventando un punto di riferimento per ragazze e ragazzi appassionati di scrittura, ma anche un’occasione per educare allo sguardo e all’ascolto.

Nelle scorse edizioni, i vincitori selezionati dalla Giuria hanno avuto l’opportunità di partecipare a un seminario di poesia a Villa Bardini, un luogo di straordinaria bellezza nel cuore di Firenze. Questo seminario è molto più di un premio: è un tempo sospeso in cui si incontrano studio, condivisione e ispirazione, guidati da poeti e docenti, tra i quali c'è lo scrittore Davide Rondoni, capaci di valorizzare le voci emergenti.

Anche quest’anno, dieci giovani vincitori saranno scelti dalla Giuria e invitati a prendere parte al seminario, confermando la natura formativa e relazionale del Concorso.

Niccolò Bizzarri era un giovane poeta fiorentino, scomparso prematuramente, la cui scrittura ha lasciato una traccia profonda per la sua intensità, lucidità e delicatezza. Le sue poesie, alcune delle quali raccolte in una antologia, sono attraversate da una tensione esistenziale forte, che si confronta con il dolore e la malattia senza mai rinunciare alla grazia, alla speranza, alla bellezza.

La sua poetica parla di un mondo interiore capace di vedere oltre la sofferenza, con parole essenziali ma mai fredde, che non cercano pietà, ma verità. Ogni anno, attraverso questo Concorso, la voce di Niccolò continua a risuonare e a ispirare nuovi versi, nuove riflessioni, nuovi incontri.

Il momento culminante sarà come sempre la cerimonia di premiazione che si terrà venerdì 12 settembre alle ore 18.00 nel Salone dei Cinquecento, all'interno del Palazzo Vecchio. Un luogo simbolico e solenne, dove la parola dei giovani si fa protagonista, e dove la vita e la testimonianza di Niccolò si intrecciano con le nuove voci della poesia italiana.

L’evento è pubblico e aperto a tutti. Un invito rivolto non solo agli amanti della poesia, ma a chiunque creda nel valore della cultura, dell’incontro e della memoria come strumenti per abitare meglio il presente.

Ogni edizione del concorso rappresenta una rinascita, un gesto collettivo di bellezza e resistenza. Firenze si fa ancora una volta spazio di accoglienza per chi cerca, attraverso la scrittura, di dare forma all’invisibile, di raccontare l’umano, di cercare – come scriveva Niccolò – quella “lancinante chiarezza” che ci aiuta a comprendere, anche solo per un attimo, il nostro destino.

Vi aspettiamo a settembre, per celebrare insieme parole che lasciano il segno.

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