mercoledì 14 aprile 2021
L'alta qualità arriva a tavola grazie all'Alveare

C'è un nuovo modo di fare la spesa e consumare e si chiama “L'Alveare che dice sì”. Stiamo parlando di un nuovo modello di acquisto dei prodotti alimentari per mangiare cibo di alta qualità e sostenere l'economia locale.

Questa rete di vendita a filiera corta prevede tre momenti semplici. Il primo è l'iscrizione gratuita alla piattaforma online sul sito alvearechedicesi.it dove è possibile trovare l'Alveare più vicino alla propria residenza ma anche consultare la vetrina dei prodotti in vendita. L'iscrizione non comporta l'obbligo di acquisto: si può comprare ciò che si vuole, quando si vuole.

Tutte le settimane, poi, c'è l'opportunità di acquistare online, direttamente dai produttori locali. E' davvero vasta la gamma dei prodotti in commercio: frutta, verdura, carne, pane, vino, olio. Si tratta di un cibo di alta qualità perché è a km0 ed è venduto ad un prezzo equo, la migliore formula per accontentare il produttore ma anche il consumatore.

Infine, ogni settimana la comunità dell'Alveare si riunisce in un luogo dove è possibile ritirare la spesa direttamente dalle mani dei produttori di fiducia, piccole aziende del posto, che sono a disposizione dei clienti per presentare tutti i dettagli di ciò che stanno comprando. Un modo per gestire direttamente i rapporti tra chi vende e chi compra.

Per conoscere più da vicino questo nuovo gruppo di acquisto, ieri mi sono recato nel piazzale antistante il parco fluviale di Lastra a Signa che si trova in prossimità dell'Arno, a pochi chilometri da Firenze. Qui si è svolto il primo appuntamento per la distribuzione del cibo. Davanti alla Locanda che ora funziona soltanto per l'asporto, mi accolgono Lorenza e Giacomo, una giovane coppia nella vita e nel lavoro, che hanno aperto l'Alveare della zona.

Quando arrivo sono tutti e due intenti a preparare il banco dove già si trovano le cassette dei prodotti che tra poco verranno ritirate da chi ha effettuato gli ordini direttamente da casa attraverso la piattaforma digitale. Alla spicciolata fanno capolino i produttori a consegnare la merce. Ad ogni numero corrisponde un cliente al quale, insieme alla spesa, verrà consegnata anche una tesserina in modo che, al decimo acquisto, possa usufruire di uno sconto da spendere online.

Con Lorenza parliamo di numeri per capire com'è andata questa prima settimana. Mi dice che ci sono stati 40 ordini per una trentina di produttori coinvolti. Non male come bilancio se consideriamo che siamo ancora alle prese con la zona rossa e le conseguenze della pandemia. E' il segno che c'è attenzione per questa nuova modalità che, ricordiamo, è già in funzione nella città e nella provincia di Firenze. Proprio Lorenza, ad esempio, è partecipe di questa esperienza nel quartiere Isolotto, a Scandicci e a San Casciano dove vende i suoi prodotti.

Lorenza, infatti, ha un'azienda agricola e un agriturismo a Marliano che gestisce insieme alla sua famiglia. Da quest'anno anche il suo compagno Giacomo ha deciso di sposare a tempo pieno la sua attività. Ha lasciato il lavoro in Misericordia e si è buttato a capofitto in questa avventura. Una scommessa non facile che lui però affronta con il sorriso e con la passione di un giovane di 30 anni.

Mentre aspettiamo i primi clienti, mi parla del lavoro in agricoltura, delle sue difficoltà ma anche della sua bellezza. Da ciò che mi dice capisco che ci vuole molto impegno perché la natura ha i suoi ritmi che non possono aspettare. Giacomo non teme la fatica quanto il periodo difficile che tutto il settore sta attraversando. Da un anno l'agriturismo è vuoto, va meglio invece la vendita dei loro prodotti agricoli e l'Alveare può essere una nuova e importante occasione per rilanciarsi sul territorio.

“Buona la prima!” verrebbe da esclamare mentre i clienti ritirano in sicurezza i prodotti scelti e acquistati in settimana. A rincuorare è anche il tempo. La distribuzione avviene in un pomeriggio di sole che, nonostante il vento sferzante di questo inizio primavera, regala una luce positiva dopo giorni di pioggia, freddo e nebbia. Ci sono quindi tutti gli ingredienti per portare avanti questo esperimento di filiera corta. Ora l'obiettivo è fidelizzare la platea dei clienti e possibilmente allargarla.

Per le aziende e le cooperative agricole del territorio è una grande occasione per farsi conoscere e presentare le loro produzioni. Per i consumatori, invece, l'Alveare è un mezzo per fare una spesa sana e genuina. Non stiamo parlando della merce che troviamo nella grande distribuzione a cui tante volte siamo costretti a rivolgerci per mancanza di tempo. Qui troviamo soltanto prodotti freschi e artigianali che arrivano direttamente dai piccoli produttori locali. La cosa bella è che possiamo ordinare online senza fare la fila e ritirare la spesa una volta alla settimana, in modo veloce e direttamente dai produttori. Si può scegliere tra frutta e verdura fresca e di stagione, carne bianca e rossa, formaggi, pane, detersivi e saponi ecologici, miele, prodotti naturali per la cura della persona e della casa e tanto altro, tutto prodotto vicino a casa nostra.

Mentre scriviamo si è già aperta la seconda vendita delll'Alveare. Fino alla mezzanotte di domenica 18 aprile sarà possibile comporre il proprio carrello virtuale tenendo conto che nuovi produttori e aziende si sono associate alla campagna. Non lasciatevi sfuggire questa opportunità!

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