Due appassionati di montagna aggiornano la guida sulle Apuane
Marco Lapi e Fiorenzo Ramacciotti sono due amici ma prima ancora sono due grandi appassionati di montagna. Dal loro rapporto trentennale è nato il libro “Apuane Segrete” pubblicato la prima volta nel 1995 e recentemente aggiornato e dato nuovamente alle stampe da Toscana Oggi edizioni.
Stiamo parlando di un lavoro prezioso perché il volume è una delle guide più complete e apprezzate sul promontorio toscano, arricchita di tanti nuovi percorsi e soprattutto con ulteriori sorprendenti scoperte sui fenomeni astronomici che interessano non soltanto il Monte Forato ma anche il Procinto, i Bimbi, il Nona, il Matanna e perfino l'Uomo Morto.
L’avventura di “Apuane segrete” nacque nel giorno del solstizio del giugno 1992, quando Marco e Fiorenzo si trovarono assieme per la prima volta all’Orzale per salire alla casa del Colle di cima, per riuscire a vedere il sole sorgere all’interno della meravigliosa finestra naturale del Monte Forato.
Dopo aver raggiunto questo primo obiettivo, i due amici vollero proseguire il loro lavoro di individuazione e verifica di altri punti di osservazione di albe e tramonti. D'altronde il Forato e le zone circostanti sono una delle più interessanti aree escursionistiche delle Apuane.
Accanto ai segnavia e agli altri sentieri più frequentati, i due amici cominciarono a scoprire itinerari ugualmente significativi ma pressoché sconosciuti al di là dei sentieri CAI, peraltro numerosi, magnifici e indispensabili.
Nelle intenzioni dei curatori “Apuane Segrete” doveva essere una guida che presentasse e descrivesse quei percorsi, oltre a offrire tutte le indicazioni necessarie per ammirare gli astri nell’arco del Forato, con a corredo una cartografia adeguata. Un ulteriore lavoro, per il quale fornirono il loro prezioso aiuto gli abitanti della zona, riguardò la toponomastica, che fu verificata e integrata al meglio nel rispetto delle denominazioni locali.
Il volume uscì nell’autunno del 1995 e fu accolto subito favorevolmente nonostante, dopo pochi mesi, proprio il cuore dell’area descritta dagli autori fu colpito dall’alluvione del 19 giugno 1996. Lo stesso lavoro di Marco e Fiorenzo fu in un certo senso stravolto da quell’evento. Tanti sentieri descritti furono danneggiati e sarebbe occorso del tempo perché fossero nuovamente percorribili.
Archiviata l’idea di una ristampa o anche di una seconda edizione, nel 1997, l’anno della cometa Hale-Bopp, i due appassionati di montagna pensarono di pubblicare un piccolo libro fotografico, Apuane tra memoria e sogno, comprendente anche molte foto d’epoca oltre a nuove immagini astronomiche, comprese quelle della cometa stessa.
Non contenti continuarono a battere le Apuane, allargando l’orizzonte ad altre cime e altre valli verso nord, fino alla Tambura e al Passo della Focolaccia. All’idea di una nuova guida territorialmente limitata come “Apuane segrete” si stava sostituendo quella di un lavoro più vasto che presentasse solo una scelta “antologica”, cioè gli itinerari più belli e non una rete completa di tutto ciò che si poteva trovare.
Un lavoro troppo complesso che alla fine non si concretizzò. Pian piano, invece, riprese piede l’idea di tornare a percorrere quegli stessi luoghi che costituivano il cuore dell'ormai vecchio libro, per ripartire da qui con tante nuove scoperte.
La nuova indagine è fatta di tante scoperte meravigliose ma anche di punti critici. A Cardoso, dove le ferite dell’alluvione si sono rimarginante, altre se ne sono aperte. La nuova cava della Sampiera ha attaccato la parte di monte proprio a ridosso del paese, mentre altri fronti continuano a essere coltivati in modo invasivo, come nella piccola valle dei vecchi mulini, presso Stazzema.
Marco e Fiorenzo denunciano anche la fragilità di boschi e versanti che è impossibile mantenere come una volta, ancora esposti ai capricci di un tempo che a volte sembra impazzito, come ha dimostrato la tempesta di vento del 5 marzo 2015 e altri eventi meteo successivi magari non così rilevanti ma comunque spesso sufficienti ad abbattere alberi e causare frane, come l’eccezionale quantità di neve caduta nell’inverno 2020-2021.
Una costatazione che porta i due amici a chiedere un'assunzione di responsabilità comune. “Serve un work in progress, per dirla in termini moderni, che abbia ben chiara la meta e sia sempre in cerca delle strade giuste. E work in progress è in fondo anche questo nostro lavoro, che riprende da qui ma che avrebbe ancora l’ambizione di continuare allargando l’orizzonte”.
A partire dalle altre aree presenti nel vecchio “Apuane segrete” non trattate nel nuovo per questioni di tempo e spazio (Mont’Alto, versanti meridionali del Matanna, dorsale a est del Croce fino al Palodina e a Cardoso di Gallicano), vista la mole delle nuove osservazioni astronomiche e dei nuovi itinerari inseriti. Ma ci sarà anche da completare il lavoro di aggiornamento e integrazione avviato.
“Nuove scoperte sono sempre possibili e ormai nel bene e nel male le cose cambiano in modo decisamente veloce. Rimandare ancora la pubblicazione della guida per compiere ulteriori esplorazioni e verifiche non avrebbe avuto senso, perché si sarebbe trattato di un impegno praticamente senza fine”.
Oggi c’è però il vantaggio di poter contare sulla rete e sui contenuti multimediali che una guida del genere può ospitare: Marco e Fiorenzo hanno progettato di realizzare a breve un sito, di cui daranno notizia sulla pagina Facebook Apuane segrete, attiva già da anni. Vi pubblicheranno progressivamente nuove carte topografiche, realizzate sulla base di quella al 10.000 allegata all’edizione 1995 e scaricabili mediante informazioni che forniranno sul web, ma vi potranno trovar posto anche un indice dei luoghi con cenni alla terminologia locale nonché contributi di carattere storico e ambientale a cominciare da quelli preziosissimi di Anna Guidi, tra cui Percorsi della memoria, che apriva la vecchia guida, e un suo più recente studio su Petrosciana, la Chiesaccia e il culto di Santa Maria Maddalena.
Infine, non mancheranno ovviamente gli aggiornamenti e integrazioni del loro lavoro, anche perché hanno già idee di altre esplorazioni e di qualche nuovo progetto di recupero e valorizzazione che vorrebbero quantomeno suggerire e promuovere, visto che nelle valli del Forato e del Procinto si sentono sempre più di casa.
Qualche parola in più sugli autori. Il fiorentino Marco Lapi è stato fino a cinque anni fa redattore presso il settimanale Toscana Oggi. Appassionato di montagna da sempre, ha cominciato a frequentare le Apuane ai tempi dell'università e a occuparsi dei passaggi del sole attraverso il Monte Forato, studiando prima i tramonti, di cui ha presentato luoghi e date di osservazione in alcune pubblicazioni della Multigraphic, e successivamente le albe.
Il viareggino Fiorenzo Ramacciotti, invece, ha lavorato nel campo del commercio e oggi continua a collaborare alla struttura turistica che la famiglia gestisce in Sicilia, di fronte alle Eolie. Le escursioni più impegnative nelle Apuane lo hanno attratto fin da ragazzo; a queste si sono aggiunte negli anni la passione per la fotografia e l’astronomia.