Pace, democrazia e tecnologia per il futuro dell'Europa smarrita
"Che cosa c'è in gioco nelle prossime elezioni europee?" è la domanda che ha mosso la Compagnia delle Opere della Toscana e il Centro Culturale di Firenze ad organizzare un incontro che si è tenuto alla vigilia della Giornata dell'Europa.
Una prima occasione, molto sentita e partecipata, per proporre un contributo in questa fase decisiva per il futuro del Vecchio Continente ma anche per sensibilizzare i cittadini su questioni chiave che, purtroppo, rischiano di restare ai margini della campagna elettorale in corso.
Per rispondere al quesito del convegno ospitato nella sala dell'Hilton Florence Metropole sono stati interpellati due illustri e stimati professori dell'Università di Firenze: Antonio Magliulo, ordinario di Storia dell'economia, e Andrea Simoncini, ordinario di diritto costituzionale.
Il loro approfondimento sulla prossima scadenza elettorale è partito dal volantino “Per la pace, un orizzonte ideale” che la CdO nazionale ha pubblicato nelle settimane scorse. Un documento fondamentale che evidenzia la necessità di rivitalizzare i principi fondatori dell’Unione, come la pace e la solidarietà tra i popoli, messi in discussione negli ultimi anni.
Altre priorità, secondo l'associazione attiva nel settore imprenditoriale, professionale, sociale ed educativo, riguardano la promozione di una concezione di democrazia più autentica e, sul piano tecnologico, la regolamentazione e l'investimento in formazione per gestire le sfide del progresso tecnologico.
Proprio questi sono stati i temi al centro della riflessione degli studiosi introdotti da Lorenzo Martelli, presidente di CdO Toscana. In primo piano ovviamente la questione della guerra tanto spesso sollecitata da Papa Francesco. “Ogni sforzo va concentrato sull'impegno per la pace” è l'appello contenuto nel volantino che però parte da un inquadramento della questione parlando di Europa smarrita.
“L’Unione Europea sta attraversando una fase di difficoltà cominciata con le recenti crisi finanziarie e poi accentuata dalla pandemia e dalla crescente concorrenza globale. La mancanza di crescita equa tra gli Stati membri mina la sua autorevolezza, mentre i conflitti in atto ne mettono a rischio la stabilità. Le domande sul ruolo dell’UE, sulla sua identità e sulle principali questioni aperte toccano la quotidianità dell’intero sistema economico-sociale: dalle imprese ai singoli cittadini”.
Tornando all'urgenza della pace, il documento della Compagnia delle Opere suggerisce di tornare alle origini. “Al centro del progetto europeo non c’era l’economia – oggi invece predominante – ma la possibilità di costruire una pace stabile e duratura”. Il pericolo è l'allargamento del conflitto: “Si assisterebbe al fallimento definitivo e senza appello del progetto di Unione, attentando al futuro dell’intera famiglia umana, come ripete continuamente Papa Francesco. Anche solo accettare questa ipotesi come possibile o addirittura probabile, contraddice il fondamento ideale su cui l’Europa è stata costruito”.
La democrazia è la base fondamentale per l'Europa dei popoli realmente in pace e solidali tra di loro. “Occorre recuperare una concezione di democrazia sostanziale, che si traduca nell’assunzione di una concreta responsabilità per il bene comune. Al contrario, assistiamo da parte delle istituzioni europee a pericolose invasioni di campo che rischiano di ledere tradizioni, culture ed economie dei singoli popoli”.
Importante anche la sottolineatura relativa alla tendenza a eliminare la concezione di persona come relazione a favore di quella di individuo, automotizzato e frammentato, sempre più impaurito e facile da manipolare. Una deriva che regala praterie al potere tecnologico sempre più “intelligente”.
“In un’epoca in cui ogni speranza è riposta unicamente nel progresso, i pochi che controllano dati e tecnologia sono in grado di condizionare l’economia e la finanza e, di conseguenza, i governi e le istituzioni. Lo sviluppo tecnologico è cruciale per il futuro dell’Europa e per questo occorre proseguire sulla strada delineata dall’EU AI Act. Un pacchetto di norme che tentano per la prima volta in modo sistematico di riequilibrare un settore altamente competitivo ma scarsamente normato. È necessario poi investire in un’adeguata formazione professionale per permettere alle imprese di affrontare le enormi sfide dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale”, conclude il volantino.
La CdO non fornisce chiare indicazioni di voto che, d'altronde, non sono venute fuori neppure nel corso dell'incontro con Magliulo e Simoncini. Ciò non significa disimpegno oppure andare in ordine sparso. La richiesta è quella di sostenere “proposte politiche e candidati che abbiano a cuore anzitutto un orizzonte ideale teso concretamente al bene comune dell’Europa a partire da un impegno incessante per la pace tra tutti i popoli e per la dignità e libertà di ogni persona”. A buon intenditor poche parole...
Le due pagine del volantino valorizzano anche il magistero di Papa Francesco sull'Europa che è in continuità con quello del predecessore Benedetto XVI. Si riportano alcuni passaggi del 2023 in cui il Pontefice sottolineava che rispetto alla condizione attuale dell'Europa che “oggi questo progetto è messo alla prova in un mondo globalizzato, ma può essere rilanciato attingendo all’ispirazione originaria, che è più che mai attuale e feconda non solo per l’Europa, ma per l’intera famiglia umana”.
Dopo questo primo tentativo di affondo sulle europee, la Compagnia delle Opere intende andare avanti con nuove occasioni di riflessione. Ad esempio lunedì 13 maggio, alle ore 21:00, presso l’Aula Magna dell’Istituto San Giuseppe via Gioberti 1/a Firenze, viene proposto di seguire in video collegamento l’incontro pubblico organizzato dalla Compagnia delle Opere nazionale che si terrà in diretta da Monza.
Martelli ha infine annunciato che la CdO Toscana intende dare seguito anche a un lavoro di approfondimento sulle amministrative e quindi sta predisponendo un calendario di incontri con i candidati sindaco di Firenze partendo da una stima per tutti coloro che si impegnano per la città e la cosa pubblica.